Tweet Senza Prometeo: Una filosofia per il postliberismo

martedì 11 ottobre 2011

Una filosofia per il postliberismo

Di fronte alla finanza globale i conflitti tradizionali tra lavoratori e imprenditori sono superati dal fatto che entrambi si trovano ad affrontare un nessuno che si chiama mercato . Ma Aristotele ci ricorda che dietro a nessuno c’e’ sempre qualcuno e quel qualcuno non e’ un evento imprevedibile e ineluttabile, non e’ un terremoto o un’alluvione , perche’ e’ un’evento umano e quindi umanamente controllabile e contrastabile .

A chi spetta la funzione di controllo e di indirizzo se non alla politica e la politica cosa e’ se non la volonta’ dei governi e quindi dei cittadini ? Cambiare si puo’ , cambiare i governi e se necessario le istituzioni e se necessario le regole della societa’, se il fine e’ quello di eliminare la dittatura della finanza globale .
Deve subentrare il concetto che vi possono e debbono esserci dei limiti al profitto e che questo non puo’ toccare i beni primari che servono all’alimentazione : non l’acqua, non il grano, non le foreste e le risorse ambientali essenziali alla vita degli uomini , siano essi poveri o benestanti . Non si possono ridurre gli uomini e le nazioni in schiavitu' per servire il fondo monetario internazionale . Non si possono negare i medicinali perche' si e' indebitati . Queste regole non possono essere lasciate al mercato . Liberta’ e liberismo non sono la stessa cosa .

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