Tweet Senza Prometeo: gennaio 2014

mercoledì 29 gennaio 2014

I limiti di legge

Ogni qualvolta si affronta il problema delle emissioni dal camino dell’inceneritore del Gerbido nel dibattito tra i cittadini e i rappresentanti ARPA e TRM , cosa che e’ avvenuta a piu’ riprese in diverse sedute pubbliche sia al  Comitato di Controllo sia nell’ultima riunione consiliare del Comune di Beinasco , viene ribadito da questi ultimi che vengono rispettati i parametri di legge, ivi compresi gli sforamenti previsti , come se questo fornisse garanzia sufficiente di affidabilita’ e innocuita’ del sistema .
 Poiche’ oggettivamente sarebbe un falso conclamato affermare l’innocuita’ del sistema inceneritore nei confronti della salute dei cittadini , come sempre ci si avvale degli unici argomenti oggettivamente disponibili : il rispetto delle leggi . Qui sorge spontaneo un paragone con quei politici che sorpresi a compiere atti inopportuni e disdicevoli si difendono asserendo che comunque non sono penalmente perseguibili come se cio’ di per se’ fosse un indice di rispettabilita’ .
Chi difende l’inceneritore dicendo che rispetta i limiti di legge evade il nodo del problema ed evade da  responsabilita’ ben precise  : “era opportuno ?, rispondeva alle preventive e necessarie precauzioni rispetto alla salute dei cittadini la costruzione di un inceneritore in una localita’ fortemente antropizzata e gia’ soggetta ad inquinamento ambientale elevatissimo come la pianura torinese  e quella della zona  sud di Torino in particolare? Non si dovevano ricercare quelle alternative possibili , gia’ esistenti e meno impattanti per risolvere l’annoso problema delle discariche ? “
 Inutile poi cercare di giustificare i vapori acquei che certamente sono tali, ma sono altro rispetto alle emissioni “ invisibili “ ma assolutamente e certamente micidiali che inevitabilmente, malgrado i filtri ,escono da quel camino ,  come le mai citate polveri ultrasottili, quelle ben al disotto dei gia’ noti PM 10 e 2,5. .
Come dovrebbe essere noto agli esperti dell’ARPA e di TRM , proprio gli inceneritori di ultima generazione se abbattono in massima  parte e mai completamente le diossine in virtu’ delle elevatissime temperature di combustione , in cambio emettono inevitabilmente nanopolveri al di sotto dei PM 1  e PM 0,1 altamente cancerogene , persistenti e assimilate nella circolazione sanguigna di chi le respira . Ma questi rassicuranti esperti non parlano di nano particelle e si limitano alle tabelle “ rassicuranti “ sui limiti di legge delle varie componenti chimiche e fisiche emesse dal camino  prese singolarmente , senza mai considerare gli effetti sinergici e complessivi  che queste sostanze possono compiere sulla salute collettiva . 
Posto come premessa che quindi  e’ impossibile assicurare l’innocuita’ degli inceneritori ,cosa indicano in realta’ questi cosiddetti “ limiti di legge “ se non la soglia di “dannosita’ accettabile” tradotto in soldoni “le morti compatibili “con la pretesa di far coesistere un’inceneritore su un territorio fortemente antropizzato .
Morti compatibili, che sono persone in carne ed ossa , non percentuali da monitorare su una tabella e poco importa se rappresenteranno 1% o il 2% su una popolazione di un milione di abitanti in nome di un falso concetto di progresso che guarda piu’ agli interessi economici degli azionisti di riferimento che non alla salute dei cittadini .