Ogni qualvolta si affronta il
problema delle emissioni dal camino dell’inceneritore del Gerbido nel dibattito
tra i cittadini e i rappresentanti ARPA e TRM , cosa che e’ avvenuta a piu’
riprese in diverse sedute pubbliche sia al
Comitato di Controllo sia nell’ultima riunione consiliare del Comune di
Beinasco , viene ribadito da questi ultimi che vengono rispettati i parametri
di legge, ivi compresi gli sforamenti previsti , come se questo fornisse
garanzia sufficiente di affidabilita’ e innocuita’ del sistema .
Poiche’ oggettivamente sarebbe un falso
conclamato affermare l’innocuita’ del sistema inceneritore nei confronti della
salute dei cittadini , come sempre ci si avvale degli unici argomenti
oggettivamente disponibili : il rispetto delle leggi . Qui sorge spontaneo un
paragone con quei politici che sorpresi a compiere atti inopportuni e
disdicevoli si difendono asserendo che comunque non sono penalmente
perseguibili come se cio’ di per se’ fosse un indice di rispettabilita’ .
Chi difende l’inceneritore
dicendo che rispetta i limiti di legge evade il nodo del problema ed evade
da responsabilita’ ben precise : “era opportuno ?, rispondeva alle
preventive e necessarie precauzioni rispetto alla salute dei cittadini la
costruzione di un inceneritore in una localita’ fortemente antropizzata e gia’
soggetta ad inquinamento ambientale elevatissimo come la pianura torinese e quella della zona sud di Torino in particolare? Non si dovevano
ricercare quelle alternative possibili , gia’ esistenti e meno impattanti per
risolvere l’annoso problema delle discariche ? “
Inutile poi cercare di giustificare i vapori acquei
che certamente sono tali, ma sono altro rispetto alle emissioni “ invisibili “
ma assolutamente e certamente micidiali che inevitabilmente, malgrado i filtri
,escono da quel camino , come le mai
citate polveri ultrasottili, quelle ben al disotto dei gia’ noti PM 10 e 2,5. .
Come dovrebbe essere noto
agli esperti dell’ARPA e di TRM , proprio gli inceneritori di ultima
generazione se abbattono in massima parte e mai completamente le diossine in virtu’
delle elevatissime temperature di combustione , in cambio emettono
inevitabilmente nanopolveri al di sotto dei PM 1 e PM 0,1 altamente cancerogene , persistenti
e assimilate nella circolazione sanguigna di chi le respira . Ma questi
rassicuranti esperti non parlano di nano particelle e si limitano alle tabelle
“ rassicuranti “ sui limiti di legge delle varie componenti chimiche e fisiche
emesse dal camino prese singolarmente ,
senza mai considerare gli effetti sinergici e complessivi che queste sostanze possono compiere sulla
salute collettiva .
Posto come premessa che
quindi e’ impossibile assicurare
l’innocuita’ degli inceneritori ,cosa indicano in realta’ questi cosiddetti “
limiti di legge “ se non la soglia di “dannosita’ accettabile” tradotto in
soldoni “le morti compatibili “con la pretesa di far coesistere un’inceneritore
su un territorio fortemente antropizzato .
Morti compatibili, che sono
persone in carne ed ossa , non percentuali da monitorare su una tabella e poco
importa se rappresenteranno 1% o il 2% su una popolazione di un milione di
abitanti in nome di un falso concetto di progresso che guarda piu’ agli
interessi economici degli azionisti di riferimento che non alla salute dei
cittadini .