Tweet Senza Prometeo: novembre 2012

martedì 27 novembre 2012

La tecnica e lo spread ambientale


Da "Cristianesimo, la religione dal cielo vuoto"  Di Umberto Galimberti :


"Caduta l’immutabilità dell’ordine naturale, come pensavano i Greci, dovuto all’avvento della religione giudaico-cristiana che pensa la natura come un effetto della volontà di Dio; caduto Dio con l’avvento dell’umanesimo e della scienza moderna, che hanno trasferito alla volontà dell’uomo le prerogative della volontà di Dio, ora è l’uomo a soccombere sotto l’egemonia della tecnica, che non riconosce come suo limite né la natura, né Dio, e neppure l’uomo, ma solo lo stato dei risultati raggiunti, che può essere spostato all’infinito, senz’altro scopo se non l’autopotenziamento della tecnica fine a se stessa. A questo punto anche la storia perde la sua consistenza, perché la terra, teatro della storia, è resa instabile dalla tecnica, che ha il potere di abolire la scena su cui l’uomo ha raccontato la sua storia.
Il risveglio religioso, in tutte le diverse forme a cui oggi assistiamo, non deve trarre in inganno. Esso è solo un sintomo dell’inquietudine dell’uomo contemporaneo che, cresciuto nella visione della tecnica come progetto di salvezza, oggi percepisce all’ombra del progresso la possibilità di distruzione, e all’ombra dell’espansione tecnica la possibilità di estinzione."
“La tecnica come progetto di salvezza” sembra un vestito tagliato su misura per rappresentare la situazione italiana dove “ i tecnici “ vengono chiamati dalla politica allo scopo di salvare il paese da una crisi economica che sembra essere  nella condizione di portare la nazione sull’orlo del fallimento . Una crisi finanziaria nata da bolle speculative che avevano avuto origine negli Stati Uniti si abbatte sull’Europa  e  mette in crisi i paesi con il debito pubblico piu’ elevato in virtu’ di una moneta come l’Euro non sufficientemente protetta da una banca centrale in grado di intervenire contro gli effetti della speculazione internazionale . La tecnica finanziaria diventa denaro per fare denaro . Il capitalismo basato sui beni e sui sistemi di produzione viene soppiantato da investimenti in derivati . Il denaro non si fa piu’ con la produzione di beni ma con il denaro . La carta che produce altra carta e altro debito . Una ricchezza virtuale , un castello di carta destinato a crollare : l’autopotenziamento della tecnica fine a se stesso “ appunto . Lo scenario storico in cui si era creato il capitalismo  viene abolito per essere sostituito da quello finanziario . Il liberismo e la sua forma estrema, il neoliberismo , sono il vaso di pandora del capitalismo . Il mostro tanto potente quanto cieco che non conosce il senso del limite e conoscendo solo la crescita non vede cio’ che e’ piu’ lampante : l’esaurirsi di una spinta propulsiva e delle risorse costituite dalle materie prime e dai mercati di cui esso si alimenta. Un limite ovvio per chi conosce la natura , l’uomo, se non un Dio, che da tempo non costituisce piu’ l’universo delle regole a cui affidarsi .  
Se l’unica regola diventa il raggiungimento di un risultato e il risultato diventa un’asticella che si deve alzare all’infinito e’ elementare prefigurare un momento in cui quell’asta sara’ troppo alta per essere superata se viviamo all’interno di una stanza che ha un soffitto . Il nostro soffitto e’ costituito dal pianeta in cui viviamo con i suoi confini e le sue risorse limitate e le condizioni ambientali che consentono la vita solo in determinate condizioni .
 Ma il senso del limite per il liberismo e per la tecnica che lo supporta non appartiene al suo dna e cosi si pensa, ad esempio,  di risolvere il  debito di una nazione chiedendo sempre nuovi sacrifici in termini di tassazioni e di riduzione di servizi che rappresentano  anch’essi un’aumento di spesa per i singoli cittadini . Ne consegue un’impoverimento generale che alimenta diminuzione dei consumi e perdita di posti di lavoro e quindi un’ulteriore impossibilita’ di far fronte ad un debito che non viene piu’ ridimensionato . Si strangola progressivamente il debitore che cosi’ non sara’ mai piu’ in grado di far fronte ai suoi impegni . Quella crescita infinita che si vorrebbe realizzare diventa paradossalmente una decrescita , ma una decrescita infelice, perche’ non spiegata e anzi fatta passare per una strategia di crescita a lungo termine .
Le risorse esistono, ma rimangono nella mani di pochi privilegiati anziche’ essere  ridistribuite perche’ il liberismo, al contrario del comunismo,  non prevede la distribuzione delle ricchezze . Tutte le manovre economiche finiscono cosi per  essere a carico non della collettivita’ , ma solo della parte piu’ numerosa e meno abbiente . Eppure, in un mondo dove le risorse si esauriscono, l’unico sistema possibile e necessario dovrebbe essere quello che prevede la redistribuzione delle ricchezze accumulate nel tempo, anziche lo sfruttamento e l’accumulo nelle mani di pochi di quelle ancora disponibili . 
Il 12 agosto di quest’anno è scoccato l’Earth Overshoot Day, cioè il giorno in cui il genere umano ha consumato tutte le risorse disponibili sul pianeta per l’anno in corso (e che negli anni Settanta scoccava ancora a fine anno). Questo significa che dal 13 agosto le risorse di vita dell’umanità sono in perdita: dato che i conti sono in rosso, per arrivare a fine anno si deve dar fondo alle scorte, e così nel 2013 l’Earth Overshoot Day sarà ulteriormente anticipato. Il “debito pubblico” di cui dobbiamo preoccuparci di più, dunque, è quello con il pianeta che potrebbe lasciarci senza cibo, né acqua, né energia. 
Un proverbio pellerossa dice che il mondo non ci appartiene, ma l’abbiamo in prestito dai nostri figli.Questo insegnamento deve improntare ogni nostra azione, perché le risorse non sono inesauribili, e invece noi consumiamo il mondo come se ne avessimo un altro a disposizione; questa è una follia su cui i politici, a tutti i livelli, hanno una responsabilità enorme. Questo costituisce il vero “spread” ambientale di cui dovremmo davvero farci carico .  


sabato 24 novembre 2012

Filosofia per l'uomo contemporaneo




Nelle parole di un grande filosofo contemporaneo la risposta al nostro essere, nel tempo in cui viviamo e quella mancanza di senso e di scopo che viene concepita in termini negativi come " nichilismo" puo' invece rinviare ad un positivo disvelamento dell'inganno epocale subito dalla sudditanza occidentale al pensiero cristiano che pervade ogni ambito della conoscenza e del sapere . 
Solo la presa di coscienza , la consapevolezza , della nostra " finitudine" , del limite , dell'essere, come ci definivano i greci antichi," mortali " ,puo' sciogliere le illusioni sul futuro e ridarci la forza di sapere  affrontare nel presente di ciascuno le sfide necessarie per la sopravvivenza dell'unica entita' che abbiamo il dovere di salvaguardare : la vita, nella sua accezione piu' ampia e più disinteressata , quella esistente nel pianeta in cui noi viviamo e moriamo e dove hanno il diritto di vivere e morire quelli che verranno dopo di noi . Se non ci libereremo dal Dio che e' in noi  , l'illusione di infinito e la cieca speranza rappresentera'  la fine del genere umano . 



lunedì 5 novembre 2012

Il caso e il caos



Quante volte ci siamo fermati a guardare un cielo stellato e abbiamo provato a contarle quelle stelle ,  appartengono alla nostra galassia , ma nello spazio vi sono tante galassie quante sono le stelle che possiamo osservare e ancora di piu’ – Lo chiamiamo infinito perche’ la nostra mente limitata non ci consente di comprenderne la definizione e le stelle sono una parte di quell’infinito .
In quell’infinito, dove i corpi celesti sono in numero incalcolabile, esiste un pianetino chiamato terra che e’ li da milioni di anni e sopra quel pianetino, in quella sua buccia galleggiante sul magma  fuso, chiamata terra, da prima esiste la vita, poi prende forma l’umanita’  e poi ancora la civilta’ , una civilta’ che ha pochi millenni eppure ci sembra da tanto che quasi ci sentiamo adulti. 
Alla fine di tutto cio’ ci siamo noi , la nostra piccola vita individuale  che oggi puo’ sperare in meno di cento anni di sopravvivenza nel migliore dei casi : un attimo davvero fuggente nella scala del tempo.
Il caso che crea la vita , dal caos : miliardi di combinazioni come un immenso computer che elabora incessantemente dati e alla fine dell’alchimia esce qualcosa su un pianetino in una delle miriadi di pianeti del sistema solare in miriadi di sistemi simili di una delle miriadi di galassie sparse nel cosmo. 
Una moltitudine umana che e’ nullita’ persa nell’infinito e incapace perfino di capacitarsi del suo essere infimo e finito. Si vive insieme o si muore da soli come sul pianetino perso nella galassia. 
Le leggi che governano il macrocosmo sono le stesse che governano il microcosmo e la povera mente umana si dilata verso l’immensita’ o  si contrae verso l’infinitamente piccolo senza mai trovare la soluzione : l’infinito ascendente e l’infinito discendente e in mezzo noi che ne esemplifichiamo il principio. 
Quante teorie e filosofie sono state elaborate per superare questi limiti , scienza e fede su versanti a volte opposti nella tensione verso la verita’ ultima. Da prima era il fuoco e il monolite , poi la scienza e un Budda : uguale la ricerca diversa la via . Comprendere ci aiuta solo a scoprire quanto vi e’ ancora da  comprendere in una corsa senza fine o per noi forse ancora breve. 
La sottile buccia che sostiene tutti noi sul pianeta terra e’ il risultato di alchimie del cosmo durate milioni di anni , ma che l’umanita’ disprezza e consuma nel volgere di un mattino.
 La maledizione di Prometeo ci perseguita e ci condanna alle false speranze della scienza e delle religioni che fanno sentire gli umani come immortali quando invece per gli stessi greci dell’antichita’ gli uomini erano semplicemente “ I mortali “ per distinguerli dagli dei .


giovedì 1 novembre 2012

Crisi economica e crisi ambientale

Adesso e' stato l'uragano Sandy a devastare aree vastissime del nord america e dei caraibi, prima una estate torrida aveva messo in ginocchio altri Stati distruggendo i raccolti di mais, poi i tornado e poi gli incendi e ancora gli inverni polari, tutti direttamente o indirettamente causati dal riscaldamenti globale che altera il clima e le correnti aeree e marine . 
Eppure gli Stati Uniti non hanno ancora preso impegni seri e iniziative importanti contro il riscaldamento globale terrestre . Cosa deve ancora succedere ?
 Intanto i ghiacci del polo si stanno riducendo del 40% e i ghiacciai montani nel mondo arretrano come non avveniva da secoli, superando le piu' pessimistiche previsioni . Studi comparati dimostrano che "l'antropocene" ,come viene definita la nostra era geologica, rischia di avere vita breve a causa dell'azione umana sull'ambiente .

I livelli di CO2 rilevati nei ghiacciai dell'antartide rilevano un nesso causale tra ere calde ( alti valori di CO2 ) e glaciazioni ( Bassi valori di CO2 ) sul pianeta terra da oltre 800mila anni con un andamento medio costante, ma solo negli ultimi anni il livello della CO2 ha superato di una volta e mezzo i valori medi da quando si conosce l'uomo, con cio' superando tutti i limiti conosciuti . Anche se la vita sulla terra non si spegnera' come si spegne la luce in una stanza , tuttavia si puo' davvero pensare che le economie 
 siano in grado di  fronteggiare catastrofi ambientali che ormai si susseguono con regolarita' quasi annuale senza collassare per l'impossibilita' ormai di gestirle?

 Alcuni dei pilastri della vivibilita' sul pianeta stanno superando la soglia della irreversibilita' oltre la quale cioe' non e' piu' possibile porci rimedio, eppure i governi parlano d'altro e non si accorgono che le crisi economiche saranno sempre piu' la diretta conseguenza della crisi ambientale determinata dagli stessi comportamenti umani .
 Scoprire che, senza ombra di dubbio, il riscaldamento terrestre e' determinato dalle attivita' umane e non da eventi incontrollabili , dovrebbe far comprendere che gli stessi uomini potrebbero trovare la soluzione se solo abbandonassero il criterio della crescita 
infinita e prendessero coscienza dei limiti e del senso della misura .