Nelle parole di un grande filosofo contemporaneo la risposta al
nostro essere, nel tempo in cui viviamo e quella mancanza di senso e di scopo che viene
concepita in termini negativi come " nichilismo" puo' invece rinviare
ad un positivo disvelamento dell'inganno epocale subito dalla sudditanza
occidentale al pensiero cristiano che pervade ogni ambito della conoscenza e
del sapere .
Solo la presa di coscienza , la consapevolezza , della nostra
" finitudine" , del limite , dell'essere, come ci definivano i greci
antichi," mortali " ,puo' sciogliere le illusioni sul futuro e
ridarci la forza di sapere affrontare nel presente di ciascuno le sfide
necessarie per la sopravvivenza dell'unica entita' che abbiamo il dovere di
salvaguardare : la vita, nella sua accezione piu' ampia e più disinteressata ,
quella esistente nel pianeta in cui noi viviamo e moriamo e dove hanno il diritto di
vivere e morire quelli che verranno dopo di noi . Se non ci libereremo dal Dio
che e' in noi , l'illusione di infinito e la cieca speranza rappresentera'
la fine del genere umano .
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