Tweet Senza Prometeo: Se questi sono "i padroni" ....

mercoledì 4 gennaio 2012

Se questi sono "i padroni" ....

Una fabbrica chiude , una delle tante di questi tempi , tempi di crisi per tante aziende, tempi di poverta' per tante famiglie .
Le aziende chiudono perche' mancano le commesse , le banche chiudono i rubinetti del credito e gli imprenditori in difficolta', dopo essersi impegnati anche la casa, strozzati dai debiti e dalle agenzie di recupero crediti, sono costretti a chiudere le aziende  e a licenziare i loro dipendenti .
 La fabbrica di cui parlo pero' non e' in crisi , non mancano le commesse e non e' strozzata dai debiti, eppure il 31 dicembre 2011 invia per fax la lettera di licenziamento a 320 dipendenti , per la stragrande maggioranza donne : quella azienda si chiama OMSA e trova piu' redditizio riallocare la fabbrica in Serbia dove la manodopera costa, per ora, meno .
Un'articolo della nostra costituzione, il 41, quello che Berlusconi voleva abolire , ci dice che le imprese hanno un ruolo sociale e non solo, come unico fine, il profitto. Eppure, articolo 41 o no, quelle 320 donne, con anni di dedizione al lavoro sulle spalle, sono state messe sulla strada senza che l'azienda abbia fatto nulla per ridurre lo stato di sofferenza economica e umana che un licenziamento comporta.
E' giusto cosi' ? E' questo il capitalismo che serve ai bisogni della nostra societa' ? Puo' un datore di lavoro diventare datore di miseria quando lo decide senza che nessun impedimento glielo vieti salvo una coscienza e un rispetto per l'uomo del tutto affidato al libero arbitrio ? Possibile che in nome del libero mercato, della liberta' di impresa, si possa negare ad altri esseri umani la possibilita' di vivere dignitosamente senza che essi siano usati alla stregua dei macchinari o delle merci che producono?
Ecco, questi fatti gridano vendetta e ci fanno sognare il ritorno di una ideologia che sia capace di imporre con la forza, se necessario, l'uguaglianza e il diritto ad una vita decente per tutti i lavoratori anche a costo di sacrificare la liberta', ma quella liberta' che calpesta e uccide gli altri rendendoli schiavi del bisogno .

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