Tweet Senza Prometeo: Il "99% " che si manifesta

sabato 5 novembre 2011

Il "99% " che si manifesta


Credo che meriti attenzione il fenomeno di quel 99% che si dichiara contro quell'1% dei piu' ricchi e potenti nel mondo .  In questi ultimi anni e in particolare nel periodo contrassegnato dall'ultimo governo Berlusconi di volta in volta moltissimi giovani e non con varie sigle ( no global, onda, popolo viola , indignati ,. movimento 15 ottobre, no TAV ecc ) in varie forme hanno evidenziato un fenomeno di presa di coscienza della cittadinanza piu' informata rispetto all'evoluzione del sistema politico/ economico che governa il mondo .
Con il liberismo si e' creata sempre piu' una frattura fra l'economia contrassegnata dal vecchio capitalismo basato su beni e servizi e che aveva come antagonista l'altrettanto vecchio comunismo anticapitalista .
Ormai si percepisce che il vero "padrone" mondiale e' il mercato, un mercato drogato dalla finanza creativa , ed e' un padrone tanto prepotente da rendere accomunati nell'antagonismo cittadini di tutti i ceti e di tutte le eta' .
La vecchia contrapposizione operai-imprenditori sembra superata da questa minaccia che relega per sua incapacita' e impotenza la politica ad un ruolo subalterno , una incapacita' spesso dettata anche da una visione ideologica che rimane ancorata al tabu' liberista del rifiuto di ogni rfegolamentazione del mercato e abdica al ruolo di indirizzo dell'econimia visto come un pericoloso ritorno al socialismo reale .
Ebbene io credo che le rivolte degli indignati e similari siano il fenomeno di questo disagio e della consapevolezza sempre piu' viva che se non si esce da questo sistema cosi concepito si rischia davvero una perdita di democrazia e una perdita di tutte le conquiste civili faticosamente raggiunte in tanti anni di lotte e di maturita' civile .
 Questo se vale per l'europa e per l'occidente , vale ancora di piu' per un paese fragile come l'Italia . Di questa consapevolezza devono farsi carico a maggior ragione le sinistre che in questi ultimi anni anziche' formulare una visione originale della politica hanno vanamente rincorso la visione neo liberista ,anche se con correzioni scarsamente significative .
 L'europa , mancando di un governo politico ed economico , che lascia il progetto unitario sostanzialmente zoppo, finisce per esser succube  della BCE e del FMI ,uniche istituzioni dotatedi un certo potere reale , ma anche conservatore e miope .
 Occorre una visione del mondo che sappia dotarsi di antidoti capaci di arginare e contrastare le spinte speculative da un lato e un capitalismo finanziario fatto di carta  e di scommesse ,che nulla a che vedere con il valore reale delle merci e dei beni , ne tanto meno con la visione di un capitalismo capace di allargare la base del benessere alla comunita' umana .
 Se non vi sara' una vera svolta, il capitalismo, gia' incrinato dalla sua evoluzione storica, rischia di diventare al pari del comunismo reale , l'altra faccia di una filosofia tragica e devastante per le generazioni che verranno . Il germe di una nuova filosofia mondiale e' in quei movimenti che riempiono le piazze del mondo , ancora presto per dire se diventeranno capaci di mettere radici e dare frutti,, ma, molto piu' che una speranza, sono una promessa

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