Tweet Senza Prometeo: Ucraina : casus belli

mercoledì 10 settembre 2014

Ucraina : casus belli




Sia nell'opinione pubblica, sia nella comunicazione ( ma i due fattori sono collegati ), si verifica una grande sottovalutazione della crisi in Ucraina . I media e piu' in generale l'informazione occidentale e' totalmente condizionata dalla appartenenza al blocco filo americano costituito dalla NATO e dai paesi membri del patto atlantico . 
La richiesta di una parte cospicua della cittadinanza ucraina di appartenere al mercato europeo ha di fatto determinato l'emergere di una realta' geopolitica finora sconosciuta .
L'Ucraina, come si evince dallo stesso nome , significa terra di confine , da una parte il nord-ovest  con una popolazione che anche storicamente gravitava piu' verso l'occidente e la Polonia e che nell'ultimo conflitto si e' anche schierata apertamente con la Germania nazista, dall'altro il sud-est storicamente e etnicamente sempre legato ai destini della Russia fin dal tempo degli zar .
Pensare che l'entrata nell'area occidentale di tutta l'Ucraina potesse essere un passaggio privo di conseguenze e' solo frutto della solita incapacita' occidentale e americana in particolare di leggere la storia o di volerla comprendere, se non ai fini di neanche troppo oscuri piani di potere .
 In Ucraina vivono 10 milioni di russi nella stragrande maggioranza residenti nelle zone del sud-est contro una popolazione totale di circa 40 milioni di abitanti . Pensare di impedire a questi 10 milioni uno spazio autonomo e costringerli loro malgrado a gravitare nel'area UE e sopratutto NATO è cosa impensabile e ancora piu' impensabile che la Russia possa stare a guardare .
 Cio' che sta avvenendo in quelle regioni non e' piu' una scaramuccia tra potenze in aree lontane dal nostro continente , non e' piu' la solita guerra tra dittature di destra e rivoluzioni di sinistra in paesi sudamericani o africani  dove le potenze si confrontavano " per interposta persona " , ma in Ucraina sono i confini diretti della Russia che si vedono minacciati , sono le popolazioni russe che la vivono, che vedono compromessa la loro liberta' di scelta e di indipendenza e questa e' una minaccia di una gravita' senza precedenti nello scacchiere internazionale dal dopo guerra ad oggi . 
A chi giova una partita tanto pazzesca quanto avventata come una guerra diretta con la Russia di Putin ?  Non certamente all'Europa , ma forse agli interessi degli Stati Uniti che sono in una fase critica e che stanno perdendo terreno nella competizione mondiale con la Cina e i paesi emergenti e sperano così di riemergere costringendo la Russia in un'angolo ribaltando gli equilibri esistenti e ridefinendo il controllo sull'Europa e che indebolendosi sarebbe totalmente soggiogata agli interessi d'oltre oceano.
Se la storia insegnasse qualcosa nessuno penserebbe a progetti tanto insani come mettere la Russia dentro una gabbia di basi NATO o peggio immaginare l'occupazione di territori che sono direttamente e storicamente legati alla Russia . Ogni volta che l'Europa ci ha provato da Napoleone a Hitler ha ottenuto solo di rinforzare il gia' fortissimo senso patriottico del popolo russo che ha reagito senza alcun complesso di inferiorita' rispetto alle potenze occupanti .

 L’Ucraina diventa il formaggio per una trappola in cui far cadere Putin e l’Europa portandoli verso una guerra che avvantaggerebbe solo gli Stati Uniti nella pazzesca speranza di eliminare i terzi incomodi nella vera partita economica tra USA e Cina . 





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