Il mito di prometeo incatenato per le sue false promesse fatte ai mortali e' stato liberato e ha pervaso di se le filosofie occidentali . Il mito della scienza e della tecnica e dell'eternita' hanno come contraltare il nichilismo . E' possibile un'altra filosofia ? E' possibile un mondo senza prometeo ?
giovedì 19 luglio 2012
IL CORROSIVO di marco cedolin: Torino, nasce l'inceneritore ma nessuno ci fa caso...
IL CORROSIVO di marco cedolin: Torino, nasce l'inceneritore ma nessuno ci fa caso...: Marco Cedolin Qualche giorno fa a Grugliasco, alle porte di Torino, le autorità, contornate da un nutrito codazzo di giornalisti, hanno pre...
mercoledì 4 luglio 2012
Le compensazioni che non compensano
In un'area limitata e gia' molto inquinata si vuol far coesistere una struttura che smaltisce rifiuti tossici di origine industriale, un'inceneritore tra i piu' grandi d'Europa e una discarica di servizio il tutto paradossalmente nella prossimita' di un ospedale come il San Luigi di Torino creato per curare le patologie polmonari . Questa e' l'Italia e questi sono gli amministratori !
Nel sito della “citta’ di Torino” appare un comunicato stampa cosi titolato : UNA NUOVA PISTA CICLOPEDONALE IN VIA
ANSELMETTI . La pista in
questione fa parte delle cosiddette
opere compensative che verranno messe in
atto nelle aree piu’ interessate alla
presenza del costruendo inceneritore del Gerbido . La domanda che sorge
spontanea e’ : cosa dovrebbero compensare queste opere ? una presenza ingombrante e di impatto
estetico negativo ? se fosse questo, nella zona
gia’ si “gode” della vista delle ciminiere di Mirafiori , dei viadotti
della tangenziale , di fabbriche dimesse . Allora forse devono compensare il
disagio arrecato dalle imprese costruttrici
del genere “ ci scusiamo del disagio , stiamo lavorando per voi “ . Ma
l’inceneritore viene costruito, astutamente, in una lingua di territorio che rientra
provvidenzialmente nei confini del comune di Torino , ma dista a poche
centinaia di metri dai territori dei comuni di Beinasco, Orbassano e Grugliasco e in una zona
dove quel genere di disagio e’ assai limitato per non dire nullo .
Quello
che nessuno degli amministratori interpellati ha mai detto a chiare lettere e’
che le compensazioni riguardano le ricadute sulla salute delle popolazioni
vicine (e lontane) dall’inceneritore che
le opere di compensazione non compenseranno affatto semplicemente perche’ per
compensare la morte delle persone per tumore da inceneritore non basterebbe una
sentenza di condanna pari a quella comminata nei confronti dei
responsabili dell’Eternit
Far
percorrere su una pista ciclabile cittadini ignari e indifesi nelle vicinanze
di un inceneritore e’ perfino peggio che
programmare una gita turistica
nelle vicinanze di Cernobil .
Gli inceneritori di nuova
generazione, a causa delle elevatissime temperature di combustione dei rifiuti, cioe’ delle migliaia di
materiali diversi che confluiscono
nell’impianto, generano non solo le famigerate diossine , ma polveri
ultrasottili , le cosiddette nanoparticelle
PM 2,5 e PM 1,0 che nessun filtro puo’ trattenere , queste polveri a
loro volta composte da migliaia di elementi cancerogeni, finiscono nei polmoni
e poi nel sangue dei cittadini esposti, con rischi non piu’ probabili , ma
certi per la salute : in altri termini per dirla in sintesi , piu’ si respira e piu’ si muore .
Dovremo vivere come in un
gioco alla roulette russa dove la pistola con i proiettili e’ l’inceneritore e
i mandanti sono questi politici che lo hanno voluto , quelli che ora ci
vorrebbero compensare facendoci respirare di piu’ e meglio con una bella pista
ciclabile .
Le alternative esistono , le
proposte anche , ma conviene di piu’ costruire inceneritori ( che altri paesi
stanno dimettendo ) ed e’piu’ comodo accusare di allarmismo chi informa
seriamente sui pericoli, piuttosto che cercare soluzioni piu’ moderne ,
redditizie e salubri di un inceneritore. I rifiuti
non si “valorizzano “ bruciandoli , ma
trasformandoli in nuove materie prime da rimettere in ciclo e la salute non si
monetizza ne si compensa , ma si tutela .
Diego
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